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Pelago, Firenze, Italy
"OVUNQUE TU SIA DA QUALUNQUE LUOGO TU VENGA QUI VIVE L'UOMO E COME TALE SARAI ACCOLTO". Realtà nella quale vengono accolti minori e diversamente abili,da zero a diciotto anni per un massimo di 6 utenti. La Casa Famiglia " il Melograno" vuole essere un punto di riferimento per le situazioni che non trovano risposta . Essa fa parte dell' Associazione " Le Case" con sede a Pomino ( TEL. 055-8318918), la quale ha avviato nella zona quattro case famiglia tutte gestite da coppie con figli,una per ragazze madri,due per bambini e una per minori e diversamente abili . Per contatti: Tel\Fax 055-8326040 e-mail: cf.ilmelograno@gmail.com

mercoledì 27 gennaio 2010

Procedura da seguire per i Minori Stranieri Non Accompagnati

COMPITI DELL’ASSISTENTE SOCIALE per INSERIMENTI E SEGNALAZIONI


Fase 1 URGENZA : collocazione e prime segnalazioni


Le FF.OO. segnalano al Servizio Minori e Famiglia un MSNA; l’Assistente Sociale colloca il minore presso un CPA.

Se il minore è stato collocato direttamente dalle FF.OO. presso un CPA, l’A.S. il giorno seguente recepirà tale inserimento dalla struttura e si attiverà per gli adempimenti di competenza.


Se il minore si dovesse presentare presso la sede del Servizio Minori e Famiglia deve essere inviato, per gli accertamenti rispetto all’identificazione, presso le FF.OO.; in caso le FF.OO. dell’Ordine non lo identificassero il minore verrà collocato presso un CPA e verrà fatta contestualmente una segnalazione a Procura presso il Tribunale per i Minorenni, al Giudice Tutelare e al Comitato Minori Stranieri dell’inserimento del MSNA. (allegato 1 e 1 bis segnalaz. non identificato) specificando che il minore non è stato identificato.


Per tutti i minori il giorno stesso della segnalazione da parte delle FF.OO. l’A.S. dovrà comunicare alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni, al Giudice Tutelare e al Comitato Minori Stranieri l’inserimento del MSNA. (allegato 2).


Entro 3 giorni dall’inserimento verrà inviato al Comitato Minori Stranieri la Scheda “A” (allegato 2bis e 3) debitamente compilata (se il minore è inserito nel Bando ANCI dovrà essere riportato la data in cui è stato inserito nel Programma Nazionale). Alla scheda dovrà essere allegato un documento di identità del minore con fotografia. (Per documento si intende: passaporto, carta consolare, altri documenti legalizzati dal paese di origine in Italia o dal consolato italiano nel proprio paese, carta ONU. Tutti gli altri documenti non sono riconosciuti.)


Fase 2 POST URGENZA: presa in carico del minore in Pronta Accoglienza


L’A.S. entro una settimana dall’inserimento in Pronta Accoglienzaalla presenza di un mediatore culturale al fine di: dovrà effettuare un colloquio con il minore

  • Informare il minore circa la normativa vigente in materia di minori stranieri non accompagnati e di asilo politico (permesso di soggiorno, rimpatrio assistito, asilo politico, ecc.), di lavoro minorile e di obbligo formativo.

  • Acquisire informazioni riguardo alla famiglia di origine del minore: generalità, residenza, recapiti telefonici, situazione socio-economica del nucleo.

  • Acquisire il parere del minore riguardo al rimpatrio assistito, ed ai suoi eventuali motivi ostativi.

  • Storia del minore sia nel suo paese di origine che in Italia (cosa faceva, motivo della sua venuta in Italia, mezzi per arrivare, ecc.).


L’A.S. entro 14 giorni dall’inserimento in Pronta Accoglienza dovrà:

    1. inviare al Comitato Minori Stranieri la Scheda “C/D” (allegato 4);

    2. inviare relazione al Giudice Tutelare per l’apertura della tutela nel caso il minore non abbia parenti sul territorio;

    3. elaborare, in accordo con la struttura di pronta accoglienza, un primo progetto educativo individuale che rimarrà agli atti del Servizio Sociale e della struttura di accoglienza.


Entro 30 giorni l’A.S. invierà al CMS la Scheda “B” (allegato 5) con allegati, se in possesso, i dispositivi emessi dal Giudice Tutelare (tutela) e dalla Questura (permesso di soggiorno).


Nel frattempo l’A.S. dovrà, se il minore ha parenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, convocare il parente, informarlo riguardo alla normativa vigente in materia di minori stranieri non accompagnati e della posizione giuridica relativa alla tutela, affidamento. Se il parente è disponibile alla tutela l’A.S. segnalerà al Giudice Tutelare la situazione.



Fase 3: PRESA IN CARICO


L’Assistente Sociale, passato un mese dall’inserimento in pronta accoglienza, avrà cura di:

  1. verificare il PEI e aggiornarlo attraverso colloqui con il minore e il responsabile della struttura;

  2. inviare al CMS ogni ulteriore informazione e documentazione riguardante il ragazzo;

  3. inviare al CMS una relazione di aggiornamento sulla situazione del minore almeno ogni 6 mesi a meno di cambiamenti significativi dello status del minore;

  4. elaborare un eventuale inserimento in comunità residenziale. Tale eventuale passaggio deve essere comunicato al GT e al CMS (allegato 6).


Fase 4: INSERIMENTO IN COMUNITÀ EDUCATIVA


L’Assistente Sociale, passata una settimana dall’inserimento in comunità, avrà cura di:

  1. verificare il PEI della PPAA e iniziare a rielaborare un progetto educativo che miri all’autonomia del minore che rimarrà agli atti del Servizio Sociale e della struttura di accoglienza;

  2. inviare al CMS ogni ulteriore informazione e documentazione riguardante il ragazzo.

  3. inviare al CMS una relazione di aggiornamento sulla situazione del minore almeno ogni 6 mesi a meno di cambiamenti significativi dello status del minore;

  4. aggiornare il TM o il GT in caso di affidamenti ai sensi della 149/201 ogni sei mesi.



PROCEDURA PER ALLONTANAMENTI ARBITRARI DEI MINORI


Nel momento in cui una PP.AA. e/o una comunità educativa comunica al Servizio Minori e Famiglia l’allontanamento arbitrario di un minore, l’A.S. dovrà comunicarlo (allegato 7) tempestivamente a:

  1. Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni;

  2. Giudice Tutelare;

  3. Comitato Minori Stranieri.



ULTERIORI ADEMPIMENTI

Sarà cura dell’Assistente Sociale referente del minore inviare comunicazioni al Giudice Tutelare e al Comitato Minori Stranieri inerente il compimento della maggiore età e la conclusione del progetto educativo.

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